L'autrice riesce inoltre a descrivere la società nobile e povera della periferia palermitana, descrivendo gli usi, i costumi, le ricette e i rimedi, senza annoiare mai, inserendo tutto in un contesto più ampio che è la vita di Marianna, che vive pienamente dividendosi tra zio-marito, figli e libri, di cui si circonda nel perpetuo silenzio che la invade, ma che non le impedirà mai di vivere pienamente e di amare qualcuno che desidera con tutto il suo cuore.
Circe, ritenuta un personaggio abbastanza malvagio nell'Odissea, viene presentata come una donna che ha passato l'infanzia a tentare di compiacere la famiglia, fallendo sempre miseramente, fino a che non viene esiliata dal padre Elios nell'isola di Eea, dove passa parte della sua immortalità a trasformare i viaggiatori che approdano sull'isola in maiali, e non per pura malvagità, ma per ottimi motivi.
Achille è un essere semidivino, e per questo, il miglior combattente della grecia. Patroclo, invece, è un uomo ritenuto incapace persino di essere un buon re e sarà la voce narrante dell'intero romanzo, donandoci i suoi occhi, così da potere ammirare le gesta degli eroi greci, finché non ci convinceremo che non è un inetto, ma l'uomo migliore della grecia.
Ma andiamo al romanzo: qui l'amore è il vero protagonista. L'amore tra i personaggi, anche se triste e quasi mai corrisposto, e l'amore per il gioco d'azzardo. Buona parte della trama si svolge infatti in un casinò in Germania, scenario in cui una nobile famiglia russa in decadenza spera nella morte della nonna, sita a Mosca. Infatti, il tragico evento ristabilirebbe gli equilibri finanziari della famiglia grazie all'eredità che lascerebbe l'anziana donna.
l libro è un romanzo breve che, reso ancora più breve dalla scorrevolezza della scrittura, si può terminare benissimo in un week end. All'interno, l'autrice si è aperta, fornendo il suo personale punto di vista sui vari aspetti della sua vita e sui ricordi legati alla città siciliana di Bagheria, a pochi chilometri da Palermo, ai tempi soltanto un piccolo paese. L'autrice descrive quindi Bagheria da molteplici punti di vista: come quello geografico, degli abitanti e delle loro tradizioni (tipici dei siciliani dell'epoca), culinario, politico e mafioso.
Fino a che non si rende conto di essere cascata in una trappola, sia lei che la sorella, abbandonate dai genitori in una terra a loro completamente sconosciuta, tradite dalle persone più care, prigioniere di un popolo e di una religione che non appartengono alle loro vite, dove il velo si scopre essere soltanto uno dei tanti modi per recludere una donna.
Scopro così che Gatsby è ricco, talmente ricco da ricevere tutta la New York bene nella sua casa per fare festa ogni fine settimana, ma questo non lo rende meno solo. La realtà è ben diversa, e Gatsby è diventato ciò che è diventato, da ragazzo povero di umili origini a ricchissimo nobiluomo, soltanto per dimostrare al suo grande amore che era possibile tornare indietro, e vivere felicemente insieme.
Tamara e Karima, la prima italiana e l'altra tunisina. Sono loro le donne protagoniste di questo libro, ma non soltanto loro. Man mano che la trama prende forma, durante la lettura, l'autrice ci lascia scoprire i figli di Karima e i loro legami sino a giungere all'inaspettato finale.
L'uomo si trova nella caldissima Lisbona, e sa di avere un appuntamento con un poeta, ma invece di farsi trovare nel luogo indicato per la mezzanotte, si rende conto di esserci per mezzogiorno, così da vedersi costretto a girovagare per la città spagnola facendo gli incontri che delineano il romanzo.
Tutto ha inizio quando un'intera popolazione di un non definito Stato smette di morire, e l'unica spiegazione logica sta nel fatto che la morte ha smesso di lasciar morire la gente. Inizialmente si potrebbe pensare che sia una bella cosa, ma in realtà i risvolti sono più negativi che positivi.