(0 Voti)

Stoner di John Edward Williams - Recensione

stoner di john edward williams recensione

Estratto della recensione

Williams sfrutta Stoner per raccontare se stesso, celebrando quindi buona parte della sua vita con questa sua opera che trasuda amore per la letteratura, per l'insegnamento e per il piccolo grande ruolo di docente universitario di letteratura che Stoner ricopre con devozione e a cui dedica quasi la sua intera esistenza.

Trama

Nato in una famiglia di contadini poveri, Stoner scopre in sé una passione struggente per la letteratura e diventa professore. "Stoner" è dunque la storia di un uomo che conduce una vita semplice al limite della frugalità, una vita che lascia poche tracce. Ma "Stoner" è molto di più: è un romanzo sull'amicizia, sul matrimonio, sull'ambiente universitario, un romanzo sociale e – non da ultimo – un romanzo sulla fatica e sulla resistenza. Sul duro, implacabile lavoro nelle fattorie, sull'impegno che richiede la vita matrimoniale, sulla difficoltà di allevare con paziente empatia una figlia all'interno di una famiglia avvelenata, e sul tentativo di avvicinare alle meraviglie della letteratura studenti universitari spesso insensibili. È soprattutto un romanzo sull'amore: amore per la poesia e per la letteratura, ma anche amore romantico. È un romanzo su cosa significa essere umani. Riscoperto una decina di anni dopo la morte del suo autore, "Stoner" è diventato un caso editoriale internazionale, assurgendo a vero e proprio libro di culto: «una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura» secondo Ian McEwan, «uno dei più grandi romanzi americani del ventesimo secolo» nel giudizio di Bret Easton Ellis. «John Williams è uno di quegli scrittori che non puoi fare a meno di consigliare perché hai la certezza che farai felice il tuo prossimo»: parola di Niccolò Ammaniti.

Recensione

Un uomo unico come tanti

Ecco un altro caso di bravo autore divenuto famoso soltanto dopo la sua morte.

John Williams, l'autore, e Stoner, il protagonista del romanzo, si somigliano molto a mio avviso, entrambi professori universitari ed entrambi capaci di esprimere loro stessi pur conducendo una vita al limite dell'anonimato.

Perché Stoner è un uomo qualsiasi agli occhi degli altri, eppure, allo stesso tempo, è un uomo straordinario, rinchiuso in una vita di rinunce, di privazioni e di fallimenti, causati più che altro dalla sua onestà intellettuale.

Williams sfrutta Stoner per raccontare se stesso, celebrando quindi buona parte della sua vita con questa sua opera che trasuda amore per la letteratura, per l'insegnamento e per il piccolo grande ruolo di docente universitario di letteratura che Stoner ricopre con devozione e a cui dedica quasi la sua intera esistenza.

Un'esistenza che avrebbe preferito dedicare maggiormente alla famiglia, e alla moglie Edith, che però sembra odiarlo senza motivo.

Per Stoner è ormai troppo tardi quando si accorge che Edith sembra avere dei disturbi sociali che le impediscono di affrontare il sesso e la vita matrimoniale come una qualsiasi altra donna.

Una volta sposato, Stoner pensa che la condizione in cui versa la sua relazione amorosa possa migliorare con l'arrivo della figlia Grace, ma anche dopo il suo arrivo, Edith non riesce a riprendersi dalla sua mancata voglia di vivere, anzi, sfrutta Grace per continuare la sua guerra privata e folle contro Stoner. Lui in fondo però la ama, e spera sempre che tutto possa risolversi prima o poi.

Fino al giorno in cui conosce Katherine, una studentessa con una decina di anni in meno rispetto a quelli vissuti da un uomo che dalla vita ha avuto pochi momenti di gloria. Se ne innamora perdutamente e anche dopo che è costretta ad andar via, gli rimane dentro.

Intanto, anche Grace, ormai adulta, comincia ad avere problemi sociali causati dalla sua infanza passata prevalentemente in compagnia della madre.

Stoner non riesce a impedire il decadimento della sua famiglia e neanche quello della sua carriera universitaria.

Una delle sue poche soffisfazioni è il libro che ha scritto, che ha sempre considerato come un figlio e che gli farà compagnia anche nel momento della sua morte.

Il finale è qualcosa di unico, a parer mio, molto commovente e capace di esprimere tutta l'amarezza che prova Stoner a dover lasciare comunque la sua piccola grande vita.

Un libro che racconta molto e che entra a pieni voti fra i miei preferiti.

Consigliato davvero a chiunque.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 88 volte Ultima modifica il Giovedì, 08 Settembre 2022 21:39

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.