Trama

I destini di cinque famiglie si intrecciano inesorabilmente attraverso due continenti sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dallo scoppio della Prima guerra mondiale e dalla Rivoluzione russa. Tutto ha inizio nel 1911, il giorno dell'incoronazione di Giorgio V nell'abbazia di Westminster a Londra. Quello stesso 22 giugno ad Aberowen, in Galles, Billy Williams compie tredici anni e inizia a lavorare in miniera. La sua vita sembrerebbe segnata. Amore e inimicizia legano la sua famiglia agli aristocratici Fitzherbert, proprietari della miniera e tra le famiglie più ricche d'Inghilterra. Lady Maud Fitzherbert, appassionata e battagliera sostenitrice del diritto di voto alle donne, si innamora dell'affascinante Walter von Ulrich, spia tedesca all'ambasciata di Londra. Le loro strade incrociano quella di Gus Dewar, giovane assistente del presidente americano Wilson. Ed è proprio in America che due orfani russi, i fratelli Grigorij e Lev Peskov, progettano di emigrare, ostacolati però dallo scoppio della guerra e della rivoluzione. Dalle miniere di carbone ai candelabri scintillanti di palazzi sontuosi, dai corridoi della politica alle alcove dei potenti, da Washington a San Pietroburgo, da Londra a Parigi il racconto si muove incessantemente fra drammi nascosti e intrighi internazionali. Ne sono protagonisti ricchi aristocratici, poveri ambiziosi, donne coraggiose e volitive e sopra tutto e tutti le conseguenze della guerra per chi la fa e per chi resta a casa.

Recensione

Il primo volume della trilogia del ventesimo secolo

Era da anni che procastinavo l'inizio della Century Trilogy di Ken Follett, dopo aver letto "I pilastri della terra" e "Mondo senza fine", ho voluto finalmente iniziare "La caduta dei giganti", romanzo storico che si svolge, appunto, all'inizio del ventesimo secolo.

Insieme a personaggi di pura fantasia e quelli storici realmente esistiti, l'autore ci racconta la prima guerra mondiale, da ben prima dell'attentato a Sarajevo fino all'entrata in scena di Hitler.

Oltre a molti approfondimenti storici che non conoscevo proprio, grazie a questo mattoncino di quasi mille pagine, Follett ci intrattiene facendoci conoscere anche il punto di vista dei personaggi di sua invenzione, divise in cinque famiglie, sparse in differenti nazioni, e quindi capaci di vedere la guerra ognuno con i propri occhi.

Essendo i rapporti familiari molto sviluppati e descritti nel particolare, il romanzo ha preso una piega che non mi aspettavo. Nonostante lo stile di scrittura sia scorrevole, non sono riuscito a star dietro proprio a tutti i risvolti. Ho però apprezzato moltissimo le vicende storiche legate alla politica e alla guerra in sé.

Lo conisglio perché di certo è un ottimo romanzo, ma non mi ha affatto preso come "I pilastri della terra".

Valutazione

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