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Carlotta Torielli al Salotto degli Scrittori - Intervista

carlotta torielli al salotto degli scrittori intervista

1. Ciao Carlotta e benvenuta nel Salotto degli Scrittori, accomodati pure. Ci conosciamo ormai da anni e ho avuto anche il piacere di incontrarti di persona, ma sei molto conosciuta anche sui social, soprattutto per la tua voglia di leggere che ti porta a divorare letture di ogni genere e formato. Infatti, oltre ai romanzi, ami molto anche la poesia, per non parlare dei fumetti. Penso che tutti siano curiosi di sapere come scegli la tua prossima lettura e come riesci ad avere in lettura decine di opere di diverso genere. È una tua qualità innata o usi un qualche tipo di superpotere?

Grazie, sono felicissima di essere qui. Non la scelgo, mi sceglie lei. È una cosa naturale. Idem per la "lettura multipla". Prima procedevo con un volume per volta, ora sono sui 115 (fumetti e graphic novel a parte), ma hanno iniziato ad aumentare progressivamente a causa di una commistione di ingordigia, sovrastimolazione e curiosità. Ci "sono scivolata", insomma. È un'esperienza di lettura diversa: si creano bizzarre corrispondenze, si resta più concentrati, senza abbandonarsi alle parole, si acuiscono le capacità analitiche e i contenuti rimangono impressi più a lungo. C'è tanta serendipità. Inoltre è più facile assecondare il proprio stato d'animo e le esigenze contingenti. Considera, però, che solo un 40% circa è narrativa. Leggo tanti saggi, manuali e libri divulgativi sulle materie più disparate.

 

2. Ed è proprio questa tua ingordigia letteraria che mi incuriosisce: cosa ti spinge a variare così tanto negli argomenti e nelle materie? Quale genere e tipo di lettura apprezzi di più, sempre e comunque?

Non saprei evitarlo... Alla fine è tutto collegato. Apprezzo tutte quelle di qualità, più che un genere specifico. Come sai, amo in particolare poesia, classici, horror, distopici e romanzi di formazione, più di tutto... Ma preferisco un romance bello (pur non amando il genere) a una poesia insipida.

 

3. Fra i tanti autori e le tante autrici che preferisci, riesci ad individuarne uno, o una, che ti piace particolarmente? Pensi ci sia un motivo ben preciso che ti avvicina a esso/a?

Borges. Forse i gusti simili. L'amore per la cultura e per l'immaginazione. E per Dante.

 

4. Oltre alla lettura riesci a trovare il tempo anche per scrivere, infatti sei autrice di diverse opere letterarie che vanno dalle raccolte di racconti a una vera e propria saga. Ci vuoi parlare di questi tuoi scritti? Siamo curiosi di conoscerli.

Mi limiterò a quelle disponibili anche in cartaceo, se no facciamo notte. Ci sono i "Raccontini Malati", che spaziano fra i generi, le "Fiabette Sfigate", che si divertono a sovvertire ironicamente (e un po' perfidamente) i canoni fiabeschi, "Il Sogno di Ecate", che è un raccontino lungo, permeato di umorismo nero, con tre trame che si intrecciano e un omicidio sullo sfondo. E poi, sì, la Saga, un'esalogia ad incastro che mixa romanzo di formazione e distopico. Il primo tomo si intitola "Corpi Nudi" e narra di queste fanciulle defunte e identiche che approdano sulla costa ligure di un ipotetico futuro post apocalisse. Nessuno sa chi siano e sono troppe per essere sorelle.

 

5. Sembra davvero una saga molto misteriosa e ben intrecciata. Quando e come è iniziata la tua voglia di scrivere? Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco i tuoi bizzarri racconti, ma soprattutto la saga?

Più o meno con la voglia di leggere. Quindi le mie prime imprese risalgono alle elementari. All'epoca scrivevo opere teatrali, che poi rappresentavo con l'ausilio di malcapitati "volontari", e poesie (orrende). Ma che cosa mi abbia spinto esattamente non lo so... Semplicemente, è la cosa più bella dell'universo. Nel senso che, per quanto sia impegnativo, non c'è nulla di altrettanto meraviglioso, come credo sappia bene anche tu. La differenza è che Raccontini e Fiabette sono puro divertimento, mentre scrivere la Saga mi ha dato molto di più, sotto tutti i profili. E molto di più ha richiesto.

 

6. Quanto tempo hai impiegato esattamente per scrivere la saga? E quali difficoltà hai riscontrato durante la stesura?

L'ho iniziata nel 2013. E manca l'ultimo libro, che spero scriverò ad agosto. Ho la trama pronta dal 2018. Difficoltà vere, nessuna. Più che altro ho bisogno di immergermi nella trama e posso solo ad agosto, appunto. Ma questo vale sempre.

 

7. “Corpi nudi” è il primo volume della saga, l’unico al momento disponibile in versione cartacea. Quando lo hai scritto immaginavi già che ne sarebbero seguiti altri?

Sì, l'ho proprio pensato a puzzle, anche il primo volume. Infatti ci sono delle apparenti lacune nella trama, che si completeranno man mano. Però credevo che i tomi sarebbero stati tre. All'inizio non mi interessava raccontare la fine, ma solo suggerirla. Invece poi ho preferito esplicitare tutto, in particolare la battaglia finale, riservando molte risposte agli ultimi due volumi. Più precisamente i volumi 1, 2 e 4 (che è il mio prediletto) si svolgono nella stessa unità temporale, ma da punti di vista diversi. I personaggi sono solo parzialmente gli stessi e i luoghi cambiano. Il terzo è di raccordo e si svolge su tre piani temporali differenti, ma collegati. Gli ultimi due libri sono consecutivi, riuniscono tutti i personaggi, e raccontano la fine vera e propria, quella che in principio volevo omettere.

 

8. Direi che è un bel programmino tutto da scoprire. Inoltre, sei un’autrice che pubblica in self publishing da diverso tempo ormai, hai mai pubblicato con una casa editrice? Quale dei due metodi consigli?

No, mai. Io amo la libertà. Certo, se domani dovesse avanzare una proposta una grossa CE dubito che rifiuterei (per quanto esaminerei bene il contratto prima di decidere). Ma pagare per pubblicare per me non esiste, tanto meno essere costretta a comprare tot copie o anche solo cedere i diritti di una delle mie creature. O accettare modifiche che non approvo. A questo punto, direi che non posso consigliare niente a nessuno.

 

9. Dopo tutto questo tempo avrai affinato le tue abilità di autopubblicazione. Riesci a fare tutto da sola o hai qualcuno che ti segue e ti aiuta?

Io non faccio niente, a parte scrivere. Di tutta la parte "tecnica" si occupa MPM.

 

10. Chi è MPM? Si occupa anche delle copertine e dell’editing dei tuoi romanzi?

Il Mio (adorato) Perfido Marito, nonché consigliere, censore personale, e supporto emotivo. Delle copertine sì, inclusa, spesso, la scelta del disegnatore, benché la decisione ultima sia mia. Dell'editing dei romanzi, no.

 

11. Ha un bel po’ di ruoli MPM! L’editing dei tuoi testi quindi lo demandi a qualcun altro o riesci a revisionare tutto da te?

Mica solo quelli! Di solito revisiono io, ma nel caso di Corpi Nudi un amico mi ha dato una mano importante. Sicuramente, però, non ha piacere che lo citi. Per Fiabette e Raccontini, invece, l'apporto di MPM è stato più significativo e l'ho costretto a rileggere tutto più volte. Ci sono anche delle trame che non ha approvato e quindi ho scartato. Dei finali che mi ha fatto cambiare. Ma, naturalmente, devo essere d'accordo.

 

12. Hai aperto persino un blog dedicato alla lettura, anche lì ti dà una mano MPM? Come mai, sia il blog che i tuoi nickname, fanno riferimento ai ragni?

Sì, di nuovo per la parte tecnica. Il Ragno, in realtà, è mio fratello minore (17 anni in meno). Siccome lo amo più di tutti, volevo qualcosa, nel nome, che lo richiamasse.

 

13. Davvero un bellissimo pensiero il tuo. Penserai molto anche a dei nuovi progetti letterari immagino. Quali sono quelli che vorresti realizzare nel prossimo futuro?

Sicuramente vorrei finire la saga ed editare in cartaceo tutti gli altri ebook. Ce ne sono diversi, ancora. Ho un'altra raccolta di Raccontini in cantiere, vorrei riscrivere una mia opera giovanile, Il Demiurgo, da cui potrei tranquillamente ricavare tre volumi, e ho un romanzo che mi frulla in testa da un po'. Infine, potrebbe non dispiacermi dare un seguito alle Fiabette Sfigate... Vedremo!

 

14. Tanta carne al fuoco quindi e tanto altro potrei chiederti, ma stiamo per terminare i caratteri a disposizione purtroppo. Siamo giunti quindi alla fine di questa interessante intervista, ma ho un'ultima domanda da porti. Oltre a quelle già elencate, hai altre passioni al di fuori del mondo editoriale?

Mi piace realizzare "film" e disegnare. Ma da una vita non faccio né l'una né l'altra cosa. A livello culturale, invece, amo il cinema e ancora di più l'etologia, con una predilezione per l'entomologia. Grazie mille, Enrico. Adoro rispondere alle domande.

 

Grazie a te per aver partecipato al Salotto degli Scrittori.

Letto 44 volte Ultima modifica il Giovedì, 13 Aprile 2023 21:01

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