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Effetto Burundanga di Alessandro Raschellà - Recensione

effetto burundanga di alessandro raschella recensione

Estratto della recensione

Tra amici schizofrenici e scontri con gli zombie, in nome della sopravvivenza in un mondo distopico in cui si è costretti a vivere in colonie, viene analizzata la nostra società, dal futuro distopico sino al 2012, anno in cui "perdemmo di vista la luna" (per dirla con le parole dell'autore che riprende a sua volta un detto zen), inizia a diffondersi la Burundanga e gli smartphone diventano i protagonisti della nostra era.

Trama

Effetto Burundanga ripercorre cinque epoche vissute e raccontate da tre generazioni appartenenti alla stessa famiglia, narra un viaggio indietro nel tempo che porta lentamente alla verità sulla diffusione della schizofrenia che ha sconvolto l’Europa. È un romanzo fiume che, sotto la patina da storia post apocalittica e fantastica, cerca di tracciare un quadro grottesco quanto pessimista della società in cui siamo costretti a vivere. Un’umanità ridotta ad una massa di zombi ambulanti, schiava della tecnologia e di una sostanza psicotropa che annulla, distorcendole, le facoltà intellettive; identità slabbrate e prive di orizzonti, vite alla deriva e rapporti interpersonali che si riducono all’indifferenza e alla più cupa apatia; sentimenti messi al bando a favore di interrelazioni rette dalla più completa bulimia psichica e morale. Effetto Burundanga, ricca di sottotesti, è pervasa da pessimismo e da disperazione in un viaggio grondante sangue e miseria, alla ricerca di una felicità impossibile e, purtroppo, illusoria.

Recensione

Società zombie

"Effetto Burundanga", la nuova pubblicazione in self di Alessandro Raschellà, con tono umoristico, un può più pulp e distopico rispetto alle precedenti opere, ci dà modo di riflettere ancora una volta sullo stato della società odierna, simbolicamente rappresentata da orde di zombie con degli smartphone in mano.

La storia viene resa ancor più particolare dalla linea temporale della narrazione che va a ritroso dal 2084 al 2012 con protagonisti di tre diverse generazioni: un nonno, un padre e un figlio, lasciati volutamente senza nome, come è solito fare l'autore con i personaggi delle sue pubblicazioni.

Questa sua scelta di gestione del tempo potrebbe far storcere un po' il naso, ma sinceramente non ho avuto nessun problema a seguire gli eventi dei tre protagonisti, che si danno il cambio nel corso degli anni e vivono in una società che tende a peggiorare a causa della diffusione della Burundanga, una droga che può causare effetti devastanti, dalla semplice pazzia per dipendenza alla schizofrenia, che costringe la gente a vivere a metà tra sogno e realtà, convinti che le loro allucinazioni siano reali. Nei casi più gravi però, la Burundanga trasforma in insaziabili zombie che non perdono occasione per attaccare chiunque abbiano a tiro.

Tra amici schizofrenici e scontri con gli zombie, in nome della sopravvivenza in un mondo distopico in cui si è costretti a vivere in colonie, viene analizzata la nostra società, dal futuro distopico sino al 2012, anno in cui "perdemmo di vista la luna" (per dirla con le parole dell'autore che riprende a sua volta un detto zen), inizia a diffondersi la Burundanga e gli smartphone diventano i protagonisti della nostra era.

Sinceramente, dopo aver letto i primi due romanzi dell'autore, ho poco apprezzato questa sua opera a causa di elementi ridondanti nelle opere precedenti, molti concetti e situazioni vengono ripetute e la droga è sempre l'anello di congiunzione utile ad analizzare la nostra società. Uno dei pochi elementi di distacco rispetto alle pubblicazioni precedenti è stato l'inserimento degli zombie.

Il romanzo lo trovo originale di per sé e ben scritto, ma a causa delle precedenti opere, troppo simili, personalmente ho cominciato a perdere interesse durante la lettura. Lo consiglio soprattutto se vi piace il genere.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 141 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 16:30

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