Tutto ha inizio a causa di una battaglia a cui il visconte partecipa e in cui viene ferito, rimanendo tranciato a metà, verticalmente.
Quest'ultimo tenterà di reagire alla società stessa, ma rimanendo comunque con un certo grado di frustrazione, finendo per esprimere soltanto una reazione maligna, inutile e incapace di esprimere la propria elevata natura.
Ho apprezzato proprio questo suo divenire, questo suo trasformarsi, in qualcosa di oscuro e malefico, come soltanto l'essere umano è capace di trasformarsi, soprattutto come risposta, come soluzione effimera ad un problema che lo sovrasta.
Un romanzo volutamente semplice, ma comunque forte, capace di affrontare tematiche importanti che, specialmente le donne, si ritroveranno ad affrontare prima o poi verso il viaggio della propria esistenza.
La parte più difficile sarà convertire la zia Polly, ma ci riuscirà grazie al suo modo di fare, capace di esprimere una gioia immensa.
Un romanzo, quest'ultimo, che lascia riflettere su quanto pesino ancora le conseguenze del periodo nazista.
Un romanzo senza un vero e proprio antagonista pronto a frapporsi fra Charlotte e Werther, ma in cui si evince quanto la posizione sociale e il destino stesso possano impedire a due persone di amarsi.
Continua il viaggio alla scoperta degli autori, e delle autrici, con questa mia rubrica aperta a coloro a cui piace scrivere, che possono così avere uno spazio sul mio blog.
✍️La scrittrice che voglio presentarvi oggi é @tamyfuma78 (Tamara Fumagalli) autrice di:
📕 "La mia ordinaria vita straordinaria"
Parla di quella grande voglia, che forse un po' tutti noi abbiamo avuto, di uscire dal gruppo, definitivamente. Di essere qualcosa di diverso rispetto agli altri, di non omologarci, senza che il gruppo ci punisca.
Mariam e Laila, così diverse fra loro da non riuscire, inizialmente, neanche ad essere amiche, in un Afghanistan che non fa altro che opprimere le donne.