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Come scrivere un romanzo: L'ispirazione (Parte 1)

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Benvenuti in questa serie di articoli in cui metto a disposizione dei lettori del mio blog la mia esperienza di scrittura. Non sarà molta e di sicuro neanche superiore a quella di molti altri autori e autrici emergenti come me. Quindi questi miei articoli sono soltanto un modo per condividere il mio percorso, fornendo piccole nozioni che potrebbero interessarvi. Prendete ciò che vi è utile e da lì progredite, diceva un filosofo cinese.

Io penso che alla base della scrittura ci sia la forte volontà di inventare qualcosa, e nello specifico, qualcosa da raccontare e la necessità di farla conoscere. Se sentite in voi questa sensazione, questa voglia innata di condividere una storia di vostra invenzione, o dei fatti realmente accaduti, allora avete fatto il primo passo verso la scrittura.

Per scrivere davvero bene però, bisogna anche aver del talento, e quello non credo si possa imparare. È qualcosa che la natura dona e che al massimo si può affinare e sviluppare con la pratica, lo studio e, perché no, anche qualche corso dedicato.

Come ultima cosa, ma non meno importante, oltre alla voglia di scrivere e al talento, abbiamo bisogno di un’ispirazione. È qualcosa talmente importante da non poter andare avanti senza, sia durante la fase iniziale dell’opera, sia durante la sua stesura.

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L’ispirazione diviene quindi il carburante con cui lo scrittore può portare avanti il suo percorso e ogni singola opera. È un’idea, un guizzo, che illumina la mente dell’autore e lo porta a pensare: “Questa storia mi affascina, mi intriga, racconta qualcosa che voglio si sappia”; e lo spinge a chiedersi: “Può affascinare e intrigare anche gli altri?”.

Si può scrivere per se stessi, come forma di terapia, o per gli altri, quindi con il chiaro intento di far leggere i propri testi a più persone possibili. In questo caso sarebbe bello anche ricavarci qualcosa in termini di denaro, per dare valore al proprio lavoro e al tempo impiegato, e credetemi, ce ne vuole tanto. È possibile anche scrivere sia a scopo terapeutico che per pura passione, e allo stesso tempo guadagnarci qualcosa. Non bisogna mettere da parte la passione per pensare soltanto al vile denaro, ma neanche pensare che le vostre opere valgano poco perché siete soltanto agli inizi.

Ne consegue che l’ispirazione che avete ricevuto deve interessare anche il prossimo, o l’opera in questione non venderà mai. Quindi, pur avendo l’ispirazione, potreste anche decidere di metterla da parte, perché non è funzionale in termini di vendite. Si può ragionare diversamente nel caso in cui la scrittura abbia un altro fine, per esempio quello terapeutico, come suddetto, dove l’interesse dei lettori e le vendite possono anche non essere prese in considerazione dallo scrittore.

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L’ispirazione iniziale può essere simile a quella che ha dato vita a un’altra opera già scritta da altri autori, o può avvicinarsi a un genere che riprende certi aspetti e ambientazioni. Ciò non significa assolutamente copiare e non è possibile essere accusati di plagio se nella vostra opera sono presenti draghi, elfi, orchi, e maghi proprio come nel “Il signore degli anelli”. Ricordatevi però che qualcosa di originale rimane maggiormente impresso nella mente dei lettori e sono dell’idea che la fantasia non ha limiti, quindi meglio qualcosa di nuovo che qualcosa di già presente in altre opere, tutto ciò vi aiuterà lungo il vostro percorso.

Il rischio di un’ispirazione simile a quella che ha fatto nascere altre opere maggiormente conosciute, è di finire intrappolati nelle ispirazioni degli altri. Ad esempio: se avete sempre letto fantasy e decidete di scriverne uno tutto vostro, potreste cadere in un tranello, cioè quello di scrivere un fantasy che mischia diversi aspetti, con tanto di personaggi similari, derivanti dalle letture che più vi sono piaciute. Ciò può avvenire inconsciamente e potreste finire per realizzare, nonostante la fatica e una certa originalità, un’opera che non soddisfa i lettori, che potrebbero ritrovarsi a leggere qualcosa che in buona parte conoscono già, proprio perché hanno letto i libri che avete letto anche voi.

Il fulcro di ogni buona ispirazione è quindi l’originalità. Se è qualcosa di nuovo, o molto distante dalle solite storie, avete già un’ottima base per scrivere un’opera di successo, e che soprattutto rimanga nella mente dei lettori. Appuntatevela e tenetela per voi finché non sarete pronti a svilupparla. Adesso avete tutto ciò che serve per iniziare il progetto di scrittura che potrebbe diventare un’opera di successo.

Nella seconda parte di questo articolo tratterò la sinossi.

Letto 95 volte Ultima modifica il Giovedì, 01 Settembre 2022 22:08

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