Se avete scritto un thriller e lo intitolate “Il profumo delle rose”, allora non ci siamo proprio, è palese che un titolo del genere si possa accostare più a un romanzo rosa. Per carità, nessuno vieta di intitolare un thriller in questo modo, ma il lettore fan del genere che si trova davanti un titolo simile, non approfondirà la sua conoscenza del romanzo e andrà oltre soffermandosi più su “L’assassino della 91esima strada”, e probabilmente “Il profumo delle rose” gli sarebbe anche piaciuto di più.

“Il profumo delle rose” ha invece maggiore attrattiva per i lettori, e soprattutto per le lettrici, dei romanzi rosa. Abbiamo due elementi che rievocano tale genere, come appunto la rosa e il profumo, entrambe incuriosiranno le amanti del genere.

“L’assassinio della 91esima strada”, invece, ci dice già che accadrà qualcosa di cruento, ci sarà sangue e un cattivo da catturare, molto probabilmente è ambientato in una metropoli del Nord America, perché lì le strade sono numerate, in più si tratta di un serial killer. Infatti, sembra che abbia ucciso più di una persona e sempre nella stessa zona. Gli amanti del genere ci andranno a nozze e vorranno saperne di più.

Analizziamo anche “Sul viale delle ombre”, la mia trilogia di romanzi, come già saprete si tratta di un giallo gotico avvolto nel mistero, e le ombre sono per loro natura qualcosa di misterioso, infatti quando qualcosa non è ben chiara si dice essere avvolta nell’ombra. Il viale è ben presente nei tre romanzi, quindi è qualcosa di tangibile che lascia immaginare una strada, quindi un percorso avvolto nel mistero. Per gli amanti del genere diviene quindi, sin dalla lettura del titolo, qualcosa che potrebbe attrarli.

Nel caso specifico della mia trilogia, il titolo richiama inoltre quello di un film, ovviamente ben più famoso: “Sul viale del tramonto”. Così facendo, inconsciamente, capita che i lettori lo confondano, attribuendo una certa fama al mio romanzo, quasi di riflesso, anche se sono perfettamente consapevoli che sono due cose distinte e separate. Questo è un piccolo trucchetto che non sempre può però essere consono alla scelta del titolo della vostra opera.

È altrettanto importante non scegliere un titolo fuorviante, che non descriva affatto ciò che è in realtà l’opera, perché non bisogna pensare soltanto alle vendite, ma anche al riscontro dei lettori che lo leggeranno, e in questo caso può essere spesso un riscontro negativo.

La scelta del titolo, come già detto nella parte precedente di questo articolo, può essere compiuta anche poco prima della pubblicazione, quando siete nella fase di impaginazione del testo e della creazione della copertina, l’importante è che rispecchi l’opera e sia attrattivo per il lettore tipo a cui vi rivolgete. L’unico vantaggio di una scelta del titolo in fase di stesura, è quello di poterlo riportare anche all’interno del testo, in un dialogo o nelle descrizioni, creando quindi una frase ad effetto che colleghi l’intero testo al titolo.

Spero che questa serie di articoli vi sia stata gradita e che siate riusciti a ricavarne qualcosa che possa tornarvi utile. E ricordate che sul mio blog potrete trovare altri suggerimenti e consigli di scrittura.