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Come un angelo caduto dal cielo di Giada Menin - Recensione

come un angelo caduto dal cielo di giada menin recensione

Estratto della recensione

Fino a che non si rende conto di essere cascata in una trappola, sia lei che la sorella, abbandonate dai genitori in una terra a loro completamente sconosciuta, tradite dalle persone più care, prigioniere di un popolo e di una religione che non appartengono alle loro vite, dove il velo si scopre essere soltanto uno dei tanti modi per recludere una donna.

Trama

Leila trascorrere la maggior parte del tempo guardando fuori dal finestrino, ma il panorama è tutt'altro che vario e piacevole. Le uniche cose che scorrono inesorabili davanti ai suoi occhi sono le montagne. Montagne dappertutto. Montagne a destra, montagne a sinistra, davanti, dietro. Non avrebbe mai pensato che lo Yemen avesse così tante montagne e, in ogni caso, non avrebbe mai creduto potessero raggiungere simili altezze. Esse danno vita ad una vera e propria prigione naturale. In questo posto non c'è bisogno di sbarre o catene per rinchiudere o isolare totalmente un essere vivente, pensa sconsolata. Basta portarlo tra queste vette rocciose e, probabilmente, non ritroverà più la via di casa.

Recensione

Reclusa nello Yemen

Ho terminato di leggere "Come un angelo caduto dal cielo" di Giada Menin e posso dire che la storia raccontata dall'autrice si lascia leggere in maniera molto scorrevole. La tematica trattata è di grande importanza e di forte impatto emotivo, considerando gli eventi che vedono protagonista una ragazzina italiana di 13 anni che, insieme alla sorellina minore, Aisha, e ai genitori, visita lo Yemen: il paese di origine del padre.

Leila, questo il nome della protagonista, trova che i paesi Yemeniti siano fantastici e li adora veramente tanto, adora anche gli indumenti locali e perché no, anche i veli che portano le donne. Fino a che non si rende conto di essere cascata in una trappola, sia lei che la sorella, abbandonate dai genitori in una terra a loro completamente sconosciuta, tradite dalle persone più care, prigioniere di un popolo e di una religione che non appartengono alle loro vite, dove il velo si scopre essere soltanto uno dei tanti modi per recludere una donna.

Sin da subito le due sorelle vengono divise e Leila dovrà allinearsi ai precetti islamici per avere la possibilità di rivederla. Comincia così un processo di conversione che la vedrà soffrire, reclusa e spaventata, in modo che possa diventare una fedele moglie islamica per Mohammed, un uomo senza scrupoli.

Molti interrogativi si scontrano nella mente di Leila, che non può credere che siano stati proprio i suoi genitori ad abbandonarle entrambe in quel luogo, e nonostante passino gli anni, il suo unico scopo è quello di tornare in Italia insieme alla sorella, mentre il lettore, lungo le pagine, si chiederà se riuscirà a fuggire dall'uomo che, soltanto in teoria, dovrebbe amarla.

Consigliato a chi ama le storie forti, in cui le vere protagoniste sono la sofferenza e la voglia di rinascita.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 136 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 16:47

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