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La circonferenza delle arance di Gabriella Genisi - Recensione

la circonferenza delle arance di gabriella genisi recensione

Estratto della recensione

Comunque sia, non credo che continuerò a leggere questa serie, soprattutto perché non mi ha preso abbastanza, non tanto per il personaggio principale che, seppur sembra essere una copia femminile del commissario Montalbano, risulta comunque ben delineato e capace di affascinare il lettore.

Trama

Se avesse paura delle maldicenze di colleghi e notabili, non avrebbe certo scelto di fare il poliziotto. E invece ha deciso di seguire con spavalderia la propria vocazione: combattere le prepotenze, riportare l'ordine nella vita degli altri, farsi rispettare dai maschi senza rinunciare a nessuna delle vanità del proprio sesso. Perché mai dovrebbe rinunciare alla cura della bellezza e della cucina, doti di una vera donna del Sud? Ma in quella vigilia natalizia anche per lei le cose si fanno terribilmente complicate. E sì che tutto era cominciato alla grande: da anni non si ricordava un dicembre così caldo, se n'era andata in questura scoperchiando il tetto della sua Bianchina con un CD di Roberto Murolo a tutto volume. Al commissariato, però, l'attende una sorpresa. C'è un arrestato, le dicono, uno stimato professionista, con il golfino di cachemire e le mani tanto curate, accusato di violenza sessuale. Ordinaria amministrazione. Almeno finché Lolì non incrocia lo sguardo dell'incriminato. Quell'uomo lei lo conosce bene. E subito capisce che, oltre a far trionfare la giustizia, questa volta dovrà anche difendere se stessa.

Recensione

Qualcosa non mi ha convinto

Partiamo dal presupposto che non amo questo genere di indagini con poca suspense e con troppe leggerezze. E consideriamo anche che questo è stato uno dei primi romanzi scritti dall'autrice, infatti, sembra che le successive indagini di Lolita Lobosco siano state sviluppate meglio.

Comunque sia, non credo che continuerò a leggere questa serie, soprattutto perché non mi ha preso abbastanza, non tanto per il personaggio principale che, seppur sembra essere una copia femminile del commissario Montalbano, risulta comunque ben delineato e capace di affascinare il lettore.

Non ho amato particolarmente neanche il linguaggio utilizzato sia dalla voce narrante in prima persona, sia da tutti i personaggi, ognuno nel proprio ruolo. Infatti, tutto è scritto in un italiano stentato, scelto apposta dall'autrice per rendere i personaggi più realistici e vicini al nostro modo di parlare.

Si esprimono tutti come mangiano, usando espressioni dialettali che comunque capiamo facilmente, ma che sinceramente mi hanno stancato ben presto. Questo genere di dialoghi li amo quando definiscono uno o due personaggi all'interno del romanzo, e raramente ho letto qualcosa quasi per intero scritto in questo modo. Personalmente a me disturba la lettura, rallentandola.

L'indagine di per sé non mi ha colpito molto, neanche sul finale, e ripeto, si vede che non è proprio una serie che fa per me perché ho letto diverse recensioni e ne ho sentito parlare spesso e bene.

Magari proverò a dare una possibilità al secondo volume, ma intanto voglio dedicarmi a un altro genere di letture.

Valutazione

La lettura viene valutata in base ai gusti personali del lettore. Un libro che non piace a un lettore può essere splendido per un altro. Se sei l'autore, o l'autrice, e pensi che questo tuo libro sia stato valutato male, evita di contattarmi o di commentare lamentandotene.

Letto 79 volte Ultima modifica il Domenica, 04 Dicembre 2022 19:40

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