Oltre a essere un autore, sono anche un lettore, così ecco a voi le recension dei libri che leggo. Non mancano opere di autori e autrici emergenti molto promettenti.
Tirian invoca i due eroi dell'altro mondo a causa dei forti tumulti che scuotono Narnia. Colpevoli sono lo scaltro Cambio, uno scimmione, e l'amico molto più stupido, l'asino Enigma.
Toccherà a Jill, questa volta, scoprire il mondo di Narnia, una ragazzina vittima dei soliti bulli che, come il suo compagno Eustachio nel precedente volume, riuscirà ad avere fiducia in se stessa e a prendere sicurezza grazie alle avventure che vivrà nel regno del leone Aslan.
Si può quindi già pensare a un testo che metta in risalto la vita di una madre snaturata, ma a questo si aggiunge qualcosa di molto più grave. Violet cresce e inizia ad avere istinti violenti che non aiutano di certo Blythe a superare l'indifferenza che prova per lei.
L'omosessualità e la multietnia diventano quindi i cardini di una trama equilibrata e che ci immerge nella storia di mezzo secolo fa, grazie a un minuzioso lavoro di ricerca dell'autore, che così facendo mi ha lasciato scoprire un pezzo di storia italiana che non ho vissuto e di cui ero molto curioso.
Amanda e Lisa mettono in dubbio le proprie relazioni con i rispettivi fidanzati, già a pezzi, e iniziano a frequentare i ragazzi della band. Ciò accade inizialmente anche a Sophie, che è oltretutto sposata, e che per questo motivo prova invidia verso le altre due amiche, che godono di maggiori libertà.
Vi siete mai sentiti persi? Senza uno scopo nella vita e in una continua ricerca del suo senso? Bene, questo romanzo può aprirvi la mente e indirizzarvi verso il caffé alla fine del mondo, che in fondo è sempre stato dentro di voi.
Williams sfrutta Stoner per raccontare se stesso, celebrando quindi buona parte della sua vita con questa sua opera che trasuda amore per la letteratura, per l'insegnamento e per il piccolo grande ruolo di docente universitario di letteratura che Stoner ricopre con devozione e a cui dedica quasi la sua intera esistenza.
Questo romanzo tratta quindi l'amore in tutte le sue sfaccettature, provando a dare risposte a questo sentimento quasi folle, che ci inebria e ci spinge a scelte impensabili, dimostrandoci quanto sia fragile e quasi mai duraturo.
Il piccolo Mark Le Blanc, infatti, ha una mente dall'immaginazione smisurata, e i genitori lo sanno bene, tanto da dare un compito molto importante al figlio, definendolo una "missione".
Forse ne esistono versioni meno cruente rispetto a quella letta da me, ma rimane il fatto che questo romanzo breve non tratta soltanto la storia di un cane, ma bensì lo sfogo dell'autore che, come in Martin Eden, prova ad andare avanti nonostante le avversità della vita.
Non vedo l'ora di farlo perché attraverso questo racconto ho potuto assaporare la scrittura dell'autrice, che mi è parsa molto diretta e capace di attrarre il lettore sia attraverso i dialoghi che le descrizioni.
Jane Eyre è quindi un'eroina, capace di pensare con la propria testa e di superare ostacoli affatto semplici.
Inizialmente la loro è soltanto un'amicizia che però sprona Martin a leggere prosa e poesie, per poi comporre versi propri, studia persino la fisica e l'aritmetica, per infine abbandonare il lavoro di marinaio e intraprendere qualcosa di più complesso, ma difficile da realizzare: la strada dello scrittore di successo.
Ed è qui che questo romanzo mostra tutto il sul dispotismo, inizialmente creato in laboratorio come cura per l'Alzheimer, il virus muta e diventa capace di blindare i ricordi degli infetti, rendendoli inutilizzabili. Chi si ammala finisce per perdere persino l'uso del linguaggio e non è più capace di provvedere ai propri bisogni.